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EU Automation: In che modo l'iperautomazione industriale potrebbe trascendere lo status di slogan

Di fronte a ciò, è difficile capire perché l'idea di iperautomazione sia particolarmente rilevante per l'automazione industriale, così come esiste nel mondo reale.

EU Automation: In che modo l'iperautomazione industriale potrebbe trascendere lo status di slogan

Ma Neil Ballinger, Direttore generale EMEA di EU automation, azienda specializzata in ricambi e parti per l'automazione ricondizionate e obsolete, ritiene che le aziende che abbracciano anticipatamente questo approccio abbiano l'opportunità di superare la concorrenza.

Esistono due mondi dell'automazione. Uno è quello conservatore del pick-and-place che vive giorno per giorno, nel quale innumerevoli aziende continuano a muoversi. In questo caso, l'idea di automatizzare un processo con un robot o di raccogliere dati da una macchina per eseguire analisi avanzate appare ancora piuttosto radicale.

Il secondo è il mondo dei cosiddetti early adopter, nei cui stabilimenti robot realizzano altri robot in un ambiente di produzione a luci spente, con macchine che prendono decisioni per le macchine e tutte le comunicazioni sono eseguite a livello edge, utilizzando una sofisticata intelligenza artificiale. Avrete visto sicuramente questo ambiente manifatturiero; ricorderete ad esempio Will Smith che guidava un'Audi TT in I Robot. Avrete anche letto di realtà come Weyland-Yutani, Cyberdene Systems e Wayne Enterprises.

La maggior parte di noi vive in uno spazio intermedio tra questi due mondi, dove la piccola automazione è comune e la grande automazione è un costante ronzio di fondo, qualcosa che usiamo, a volte ogni giorno nel caso di un sistema ERP ad esempio, ma che raramente progettiamo o implementiamo.

L'idea di "piccola automazione" è stata descritta per la prima volta nella rivista strategy+business nel 2019, dove tre strateghi di PwC, Dan Priest, Kumar Krishnamurthy e Alex Blanter, sostenevano che la "piccola automazione è la rapida implementazione di tecnologie flessibili e adattabili che colmano le lacune degli attuali sistemi aziendali, consentendo nuovi livelli di produttività”.

È facile notare che, mentre Priest, Krishnamurthy e Blanter pensavano al software, ad esempio al RPA (automazione del processo robotico), all'elaborazione del linguaggio naturale e all'apprendimento automatico, l'idea è ugualmente applicabile alla tecnologia operativa. La piccola automazione nell'OT potrebbe riguardare una singola installazione di robot industriali, motori controllati da inverter che forniscono un feedback preciso, o HMI e PLC che monitorano ed eseguono processi su piccola scala.

In questo mondo, abbiamo capito che lo stack tecnologico aziendale e lo stack tecnologico industriale sono intrinsecamente connessi, e questa consapevolezza ha determinato enormi aumenti di produttività e redditività nell'ultimo decennio.

Tuttavia, l'iperautomazione sembra creare un nuovo divario tra il mondo dell'IT e quello dell'OT. Ma non deve per forza essere così: non c'è motivo che la gestione dei processi aziendali (BPM) e l'RPA, ad esempio, debbano fermarsi ai confini del livello enterprise.

Iperautomazione e piccola automazione
Comprendere che l'iperautomazione e la piccola automazione non sono agli antipodi, bensì sono idee compatibili, è la chiave per trarre vantaggio da entrambe, anche se non siamo ancora nella dimensione di I Robot o di Cyberdene Systems.

"L'obiettivo di una strategia di iperautomazione è quello di eliminare qualsiasi passaggio superfluo nel processo di completamento di un compito e automatizzare quelli rimanenti," 
Johan Jonzon, CMO e co-fondatore di Crosser, pioniere nel campo dell'edge analytics e dell'integrazione, afferma.

“Questo semplifica il processo aziendale, riducendo la necessità di intervento umano. L'automazione dei flussi di lavoro dei dati riduce il carico di lavoro per i team IT e aumenta l'efficienza aziendale complessiva. Una volta automatizzati, i flussi di lavoro possono essere facilmente gestiti in un'unica piattaforma digitale" conclude.

Questo sembra compatibile con la piccola automazione ed è esattamente il tipo di cose che vedo accadere sempre più nel mondo reale. Ad esempio, la maggior parte delle aziende manifatturiere realizzerà una distinta base (BoM) e molte la utilizzeranno per generare un ordine di produzione.

Non serve molto per passare da questo alla condivisione della distinta con una serie di fornitori di parti per l'automazione, che a loro volta potranno proporsi di fornire tali parti. Potrebbe anche succedere che un software BPM o RPA possa formulare un'offerta di contratto in modo da fornire automaticamente tali parti.

In entrambi i casi, collegare iperautomazione e piccola automazione può rendere gestibili situazioni complesse e ricreare il legame tra tecnologia aziendale e tecnologia operativa.

Per rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi nel settore manifatturiero, visitate il Knowledge Hub di EU Automation. 

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